Coliche e tutto quello che mamma deve sapere
Le coliche rappresentano un disturbo comune che interessa circa il 10-15% dei lattanti nei primi mesi di vita, risolvendosi generalmente entro il terzo o quinto mese.
Cosa sono le coliche?
Le coliche consistono in contrazioni dolorose ed eccessive della muscolatura involontaria della parete intestinale. Queste sono spesso provocate dalla presenza di un’eccessiva quantità di aria nell’intestino, che causa dolore. Tale dolore è legato alla rapida distensione della parete intestinale durante il passaggio di bolle d’aria, fenomeno aggravato dall’immaturità della mucosa e del microbiota intestinali del neonato.
Quanto incide l’alimentazione della mamma?
Sebbene sia vero che la composizione del latte materno dipende dalla dieta della madre, che deve essere varia, equilibrata ed escludere sostanze nocive come alcol e caffeina, è fondamentale sfatare alcuni falsi miti che collegano l’alimentazione materna alle coliche gassose del neonato.
L’esclusione di alimenti come latte e derivati, soia, uova, mais o grano dalla dieta materna dovrebbe avvenire solo in caso di una diagnosi confermata di allergia a uno specifico antigene nel neonato. In assenza di allergie, diete di eliminazione non apportano alcun miglioramento alle coliche.
Un altro mito da sfatare riguarda il presunto legame tra le coliche e il consumo di legumi o vegetali ricchi di fibre da parte della madre. I carboidrati indigeribili presenti nei vegetali vengono fermentati nell’intestino crasso materno dai batteri, producendo gas. Tuttavia, questo processo non ha alcun effetto sul latte materno, in quanto quest’ultimo è un emoderivato, ovvero deriva dal sangue. Né gli oligosaccaridi né le fibre vegetali, responsabili della formazione di gas nell’intestino della mamma, entrano nel flusso sanguigno e, di conseguenza, non possono essere trasferiti al latte.
Al contrario, una dieta ricca di vegetali può influire positivamente sulla composizione del microbiota intestinale del neonato, contribuendo al suo sviluppo sano.