Alimentazione vegetale nel bambino
In Italia circa l’12% della popolazione segue una dieta a base vegetale. I motivi che spingono la popolazione a seguire questa strada sono diversi: c’è chi è convinto degli effetti benefici derivanti da una dieta plant-based sulla salute, chi ha a cuore il rispetto di animali e ambiente e chi semplicemente lo fa per seguire una moda.
Sono soprattutto le donne ad abbracciare questo nuovo stile alimentare e a coinvolgere, successivamente, l’intera famiglia. Per questo motivo, sempre più bambini si ritrovano ad avere uno svezzamento o un’alimentazione non convenzionale ma, nessun problema! Una dieta vegetale ben strutturata risulta nutrizionalmente adeguata e adatta a tutte le fasi del ciclo vitale comprese: gravidanza, allattamento e infanzia.
Esistono diversi regimi alimentari vegetali che posso includere o escludere alcuni alimenti. Questa è una scelta puramente soggettiva. In ogni caso, l’errore più grave è quello del fai da te, in cui si cerca di rendere piatti onnivori, vegetariani andando ad eliminare tutti i prodotti di origine o derivazione animale senza una valida alternativa vegetale. È In questo caso che si commettono gli errori più gravi andando a determinare delle carenze nutrizionali
Partiamo col dire che le diete vegetali ben strutturate offrono tutti i nutrienti di cui il bambino ha bisogno e ciò è stato dimostrato in diversi studi epidemiologici condotti sulla popolazione pediatrica.
Il fabbisogno giornaliero del bambino che segue una dieta vegetale sarà simile a quello del coetaneo onnivoro, alla base della sua alimentazione vi saranno i carboidrati, rappresenteranno il 55% del fabbisogno calorico giornaliero, e saranno così distribuiti:
40% di carboidrati complessi (pasta, pane e cereali)
10% carboidrati semplici (latte, succhi, cioccolato)
Il fabbisogno proteico sarà leggermente superiore rispetto a quello del bambino onnivoro, con una richiesta proteica superiore del 20% circa (dato variabile da soggetto a soggetto) per via della diversa composizione aminoacidica delle proteine di origine vegetale e per la diversa modalità di assorbimento di alcuni oligoelementi (tra questi importante l’assorbimento del ferro non eme, presente nei legumi). Le proteine vegetali sono presenti non solo nei legumi ma anche nei semi e nella frutta secca. Una valida fonte proteica è rappresentata dalla quinoa con 14 gr di proteine in 100 gr.
Per quanto riguarda i grassi, fondamentali per la crescita e lo sviluppo del bambino, questi saranno di derivazione vegetale e includeranno olii e frutta secca.
Per ciò che riguarda gli acidi grassi essenziali questi saranno garantiti dal consumo di olii vegetali ( olio di lino) da frutta secca e semi (noci, semi di chia) e dal consumo giornaliero di alghe (da preferire quelle di derivazione atlantica). L’unico “problema”, quando l’alimentazione seguita è completamente a base vegetale, è rappresentato dalla Vitamina B12, che necessiterà, pertanto, di un’integrazione.
Possiamo concludere affermando che le diete vegetali possono esser seguite senza problemi anche dai bambini, oltre che dagli adulti. L’importante è affidarsi a un buon nutrizionista, competente in materia, che vi possa consigliare e aiutare in questo percorso un po’ meno tradizionale.
Alimentazione vegetale nel bambino, Dott.ssa Roberta Leccese Biologa Nutrizionista