Annona
E’ una pianta da frutto semisconosciuta originaria dell’America Latina, e si trova anche in Cile, California e Florida, nell’Africa Meridionale, oltre che in vari Paesi del Mediterraneo, Italia compresa dove fece la sua prima comparsa addirittura nel lontano 1797. Nel nostro paese, la coltivazione dell’Annona, la troviamo nelle zone di Reggio Calabria e nella Sicilia orientale. La Calabria in particolare, vanta degli esemplari prodotti appunto nella città di Reggio Calabria, che hanno ottenuto la denominazione De.Co. (Denominazione Comunale d’origine): “ANNONA DI REGGIO” e la pianta è tra le specie esotiche che impreziosiscono il Lungomare Falcomatà, noto come: “Il più bel chilometro d’Italia”.
La pianta dell’Annona si presenta come un albero dall’altezza superiore ai 2 metri, con fusto non molto sviluppato e con chioma fitta, foglie larghe e appuntite. Una sua caratteristica peculiare e distintiva è che il frutto è attaccato alla pianta non da un peduncolo, ma da un vero e proprio ramo. Dal punto di vista scientifico, l’Annona appartiene alla famiglia delle Annonaceae. Nei Paesi da cui proviene è conosciuta come Chirimuya e di qui la traslitterazione italiana come Cirimoia; mentre l’Annona è il nome che diedero gli anglosassoni a questo frutto esotico. Nelle aree italiane in cui cresce, l’Annona matura in autunno e la sua raccolta si protrae fino a metà dicembre. Essa presenta un’ampia gamma di varietà, e la più comune è l’Annona Cherimola, i cui frutti molto articolari, si presentano con una colorazione verdognola, il guscio disegnato da una sorta di pelle a squame e la polpa di un colore bianco-crema all’interno della quale vi sono dei semi neri non commestibili.
Il sapore del frutto, riconducibile proprio alla polpa morbida e cremosa, risulta essere a tratti acidulo e a tratti dolciastro. Il suo gusto dolce e aromatico, è da molti considerato eccezionale, similmente a quello di tanti altri frutti esotici; il suo profumo e aroma delicati ricordano quelli della banana, della pera, della fragola, dell’ananas e di altri frutti tropicali.
Il consumo ottimale è quello al giusto grado di maturazione (tendente al sovra-maturo), possibilmente freddo, privato dai semi neri non commestibili e tagliato a metà da consumarsi al cucchiaio, poiché è difficile sbucciarlo senza rovinarlo. L’Annona trova largo impiego nell’industria dolciaria per la realizzazione di prodotti , come il gelato, il sorbetto, il babà, la marmellata e altri dessert tipici calabresi vari.
Si tratta di un frutto molto nutriente per l’alta concentrazione zuccherina nella polpa del frutto, e di proteine, oltre a rappresentare una buona fonte di Vitamina C, al pari degli agrumi, necessaria per la formazione di collagene nel nostro organismo oltre che contribuire al rafforzamento del sistema immunitario e alla protezione dai radicali liberi, quest’ultimi causa di un invecchiamento cellulare precoce. L’Annona è anche fonte di micronutrienti, come il Calcio e il Potassio, quest’ultimo indispensabile per regolare i liquidi corporei e contrastare gli effetti dannosi del sale; di Vitamine del gruppo B (tracce di acido folico, riboflavina, piridossina e niacina).
Oltre ad essere buonissimo, dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi di Annona apportano solo 68 kcal, per cui anche se si è a dieta è un frutto senz’altro da provare; 15,8 grammi di carboidrati, 0,2 grammi di grassi, 2,2, grammi di fibre e 1,8 grammi di proteine. Ma questo frutto è anche fonte di sostanze antiossidanti, i polifenoli, con attività anti-cancro, anti-malaria e di protezione dai parassiti intestinali.
Diversi studi hanno dimostrato che si tratta di un frutto diuretico, ideale in caso di insufficienza cardiaca, malattie cardiovascolari, ipertensione, anemia, oltre che per regimi dietetici delle donne in gravidanza ed allattamento, e in quelli degli atleti per via del suo potere energetico. Previene le carie dentali, i problemi digestivi e l’affaticamento.
Nonostante una serie di effetti benefici sull’organismo umano, il frutto non andrebbe consumato in caso di allergia o ipersensibilità e bisogna tenere presente che, potrebbe causare disturbi gastrointestinali dato l’effetto accelerante delle sue fibre sulla digestione.
Dunque, non ci resta che assaggiare questo l’annona che nessuno o quasi conosce in Italia eppure si coltiva in Calabria, e che è stato considerato dal botanico ottocentesco Berthold Carl Seemann, come un vero capolavoro della natura per il suo sapore morbido e avvolgente.
Annona