Cioccolato fondente…che passione!
Uno dei tanti alimenti che inserisco nei piani dietetici a colazione o come spuntino è il cioccolato fondente.
Chi ha detto che chi segue una corretta alimentazione non può consumarlo? Perché proprio quello fondente e non quello al latte o bianco?
Inizio col dirvi che la risposta non è il contenuto calorico in quanto la differenza non è significativa (a patto che si considerino le varianti senza frutta secca ecc.)
Il cioccolato fondente si distingue per un maggior contenuto in cacao rappresentando una delle più generose fonti alimentari di flavonoidi, rinomati antiossidanti presenti negli alimenti di origine o derivazione vegetale, come il tè, il vino rosso, gli agrumi e i frutti di bosco.
In genere, tanto maggiore è la percentuale di cacao nell’amata tavoletta e tanto superiore è la presenza di flavonoidi. In media, 100 grammi di fondente ne contengono 50-60 mg, mentre in un’analoga quantità di cioccolato al latte ne ritroviamo soltanto 10 mg; addirittura nulla è invece la percentuale di flavonoidi nel cioccolato bianco.
La presenza di latte nelle varianti non fondenti, fa si che sia presente anche colesterolo; in aggiunta tali varianti si contraddistinguono anche per il maggior contenuto in zuccheri semplici.
Questi sono i motivi per cui bisogna prediligere il cioccolato fondente o extra-fondente per beneficiare appieno delle proprietà del cacao.
Fino ad ora tutto bello ma..
Una tavoletta da 100 grammi di cioccolato fornisce poco meno di 500 Kcal, coprendo in un sol boccone da 1/4 ad 1/6 del fabbisogno calorico quotidiano (a seconda dell’età, del sesso, del peso e del grado di attività sportiva).
Sono dunque le calorie il vero problema del cioccolato; queste, sono infatti direttamente correlate all’andamento del peso, all’obesità e alle patologie metaboliche.
Dunque, cioccolato sì, ma con moderazione. Più libertà, come sempre, agli sportivi e a chi conduce una vita attiva, ma anche in questo caso non sono giustificati gli eccessi.
I LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana consigliano una porzione media di 30 g. Si tratta di una quantità stabilita nel rispetto di una frequenza al consumo sporadica. Volendo consumare il cioccolato fondente tutti i giorni, ci si potrebbe accontentare di una quantità compresa tra i 5 e i 15 g.
ATTENZIONE!! Il cioccolato fondente viene spesso escluso dalle diete mirate al trattamento del mal di testa in quanto favorisce la produzione di serotonina. Quest’ultima è un neurotrasmettitore definito antidepressivo naturale ma, se presente in eccesso, favorisce la comparsa di emicrania.
Cioccolato fondente…che passione! Dott.ssa Teresa Silvestre Biologa Nutrizionista