Diabete mellito, terapia e benefici

912
Iscriviti alla Newsletter

Il diabete mellito è una condizione patologica caratterizzata dalla presenza di livelli glicemici superiori a quelli fisiologici ed è dovuto ad un deficit di secrezione o di azione insulinica. Poiché l’iperglicemia può essere riconducibile a cause ed a meccanismi patogenetici diversi, il diabete mellito deve essere considerata una sindrome piuttosto che una singola malattia.

Dati epidemiologici

I soggetti affetti da diabete mellito nel mondo sono oggi 366 milioni di cui il 46% rappresenta la fascia d’età compresa tra 40 e 59 anni. In Italia la patologia colpisce circa 3 milioni di persone (dato probabilmente sottostimato).

Circa il 90% della popolazione diabetica è affetto da diabete di tipo 2 il quale è correlato al sovrappeso e all’obesità di bambini, adolescenti e adulti. Nel restante 10% sono compresi il diabete mellito di tipo 1 e le altre forme più rare di diabete mellito. L’incidenza del diabete di tipo 1 è massima nel Nord Europa (Scandinavia e Regno Unito: 19-37 casi all’anno per 100.000 soggetti tra 0 e 14 anni) intermedia nel resto dell’Europa e negli Stati Uniti (8-15 casi/100.000/anno) minima in Cina e Sud America (< 1 caso/100.000/anno). In Italia il diabete di tipo 1 rappresenta dal 3 al 6% di tutti i casi di diabete e l’incidenza è di circa 10-11 casi/100.000/anno. Fa eccezione la Sardegna, che ha un’incidenza e una prevalenza di diabete di tipo 1 tra le più alte del mondo (34 casi/100.000/anno), in Europa seconda soltanto alla Finlandia.

Criteri diagnostici ADA ( American Diabetes Association )

Per fare diagnosi di diabete è necessario che siano presenti:

  • con sintomi clinici della malattia (poliuria, polidipsia e calo ponderale): glicemia casuale (misurata in qualsiasi momento del giorno) ≥ 200 mg/dL oppure HbA1c≥ 48 mmol/mol (6,5%)
  • in assenza di sintomi: glicemia a digiuno è ≥ 126 mg/dL in due determinazioni oppure glicemia 2 ore dopo carico orale con glucosio (OGTT, Oral Glucose Tolerance Test) ≥ 200 mg/dL

Classificazione eziopatogenetica del diabete mellito

  • Diabete mellito tipo 1 (distruzione beta-insulare con deficit insulinico assoluto)
    • Immuno-mediato
    • Idiopatico
  • Diabete mellito tipo 2 ( insulino-resistenza con deficit insulinico relativo)
  • Altri specifici tipi di diabete
    • Difetti genetici delle beta-cellule
    • Difetti genetici dell’azione insulinica
    • Patologie del pancreas esocrino
    • Endocrinopatie
    • Da farmaci o da sostanze chimiche
  • Diabete mellito gestazionale

Terapia dietetica del diabete insulino-dipendente (tipo 1)

Si regola la dieta in modo da fornire le calorie necessarie per garantire l’accrescimento, in base al peso, all’età e all’attività fisica del paziente con adeguata suddivisione tra i nutrienti.

In particolare la quota giornaliera di carboidrati a basso indice glicemico deve essere del 50-55% delle calorie totali. Le proteine devono rappresentare il 15-20% delle calorie totali di cui 1/3 devono essere proteine animali ricchi di acidi grassi essenziali. I lipidi devono fornire il rimanente 20-25% delle calorie totali con preferenza di quelli di origine vegetale ad alto contenuto di acidi grassi mono e poli-insaturi, i quali prevengono malattie cardiovascolari. La quantità di colesterolo non deve superare i 300mg al dì. Importante è l’assunzione delle fibre che rallentano l’assorbimento dei carboidrati evitando il picco glicemico e modulano l’assorbimento dei grassi. Il sale non deve superare i 6g al dì per evitare complicanze a livello della pressione arteriosa.

Benefici dell’attività fisica nel paziente con diabete mellito di tipo 1

  • Aumentata sensibilità all’insulina
  • Miglioramento del profilo lipidemico
  • Miglioramento della condizione fisica
  • Miglioramento della forza e della flessibilità
  • Riduzione del rischio cardiovascolare
  • Benessere psicologico
  • Miglioramento della qualità di vita
  • Aumento dell’autostima

Terapia dietetica del diabete insulino-indipendente (tipo 2)

Il paziente deve essere incoraggiato a modificare le abitudini alimentari e attenersi alle seguenti linee guida:

  • Proteine 15-20%
  • Ridurre l’apporto totale di grassi e in particolare degli acidi grassi saturi che devono essere inferiori al 10% dell’apporto calorico giornaliero
  • Aumentare l’apporto di fibre alimentari (almeno 15g/1000kcal)
  • Glucidi 55-60%
  • Colesterolo<300mg al giorno

Benefici dell’esercizio fisico nel paziente con diabete mellito di tipo 2

  • Aumentata sensibilità all’insulina
  • Miglior controllo glicometabolico
  • Riduce il rischio cardiovascolare
  • Riduce l’obesità
  • Migliora il profilo lipidemico

Ricevi aggiornamenti in tempo reale direttamente sul tuo device, iscriviti subito.

Lascia una risposta
Decoration sticker
Decoration sticker
Decoration sticker
Decoration sticker
Decoration sticker
Decoration sticker
NutriViva

GRATIS
VISUALIZZA