Emotional eating
Con l’attuazione del nuovo decreto di seguito all’emergenza pandemica Covid-19, purtoppo ancora in corso, inevitabilmente lo stile di vita di ognuno è cambiato. Riduzione degli orari lavorativi, chiusura per molti altri, coprifuoco ad un certo orario. Va da sé che per debellare e non soffocare la nostra sanità pubblica dobbiamo collaborare e restare a casa.
Uscire solo se strettamente necessario implica ad uno stile di vita sedentario, con aggiunta di uno stato psicologico stressante e nervoso, seguito da noia che può scaturire o esasperare, il cosiddetto “emotional eating”, ossia il ricorso al cibo come meccanismo di compensazione alla riduzione di emozioni negative, ingurgitando alimenti ad effetto consolatorio.
L’ ingestione di “cibi consolatori” sono, merendine, biscotti e snack ipercalorici, insomma cibi ricchi di zuccheri e farine raffinate e grassi spesso idrogenati, che prospettano a fare i conti, quando l’emergenza sarà terminata (speriamo presto), ad un incremento del peso corporeo a favorire o a peggiorare (se già presenti) tutte le patologie di interesse metabolico (aumento di trigliceridi e colesterolo), ipertensione, diabete, sindrome metabolica e tante altre. Per evitare l’attuarsi di un quadro simile è bene seguire un’alimentazione equilibrata, puntando alla qualità ma soprattutto alla quantità di cibo da portare a tavola.
È importante quindi prediligere un’alimentazione varia e bilanciata completa di tutti i micro e macronutrienti fondamentali per l’adeguato funzionamento del nostro organismo, favorendo il consumo di frutta e verdura fresca e di stagione, bere tanta acqua, non ricadere nella monotonia a tavola variare tra carne (una volta a settimana rossa), pesce anche surgelato, uova fresche (almeno allevate a terra), latte e derivati come il formaggio (preferire ricotta, fiocchi di latte, primo sale non esagerando con gli stagionati), legumi e cereali.
Limitare l’uso di sale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo giornaliero di sale inferiore ai 5 grammi (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio). Le spezie e le erbe aromatiche possono aiutare ad utilizzarne una quantità decisamente minore. Scegliere alimenti che forniscano almeno 25 grammi di fibra alimentare al giorno, quindi consumare almeno 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura (meglio se 2 di frutta e 3 di verdura) variando i colori dei vari prodotti. Ricordare che il succo di frutta, anche al 100%, non sostituisce mai la frutta fresca (i succhi sono privi di fibre).
Dobbiamo imparare a nutrirci e quindi preferire per l’appunto alimenti vari e freschi ricchi di vitamine e sali minerali, ciascuno dei quali conferisce energia e specifici nutrienti di cui necessitiamo ogni giorno. Possiamo sfruttare questo tempo per dedicarci maggiormente alla scelta accurata di cosa portare a tavola preparando dolci per la colazione scegliendo farine e zucchero integrali, olio invece che il burro e margarine, usando yogurt ,frutta fresca e secca, semi, oppure cioccolato fondente (dal 70%-99%). Evitando crema ,panna e farciture varie.
Preparare allo stesso modo pizza e pane, sicuramente fatto in casa sarà più genuino e darà più soddisfazione, prestare però, sempre attenzione alla qualità degli ingredienti possibilmente integrali e non raffinati. Se ci sono bambini in casa è bene coinvolgerli alla preparazione delle pietanze per farli sentire partecipi in un momento di smarrimento e tristezza anche per loro.
È bene ricordare di avere una giusta misura e autocontrollo, è pure vero che i prodotti fatti in casa sono più sani ma mangiarne troppi inevitabilmente condurrà ad un repentino aumento di peso. Quindi non esagerare, in previsione della stagione estiva e in termini salutistici. Se possibile, esporsi al sole almeno 10-15 minuti al giorno per favorire la sintesi di vitamina D, indispensabile, insieme al calcio, per rafforzare le ossa, e non solo!.
È consigliato ovviamente sempre cercare di muoversi il più possibile anche restando tra le mura domestiche, fare qualche esercizio su ciò che si dispone in casa oppure approfittare di fare la spesa o qualche commissione a piedi.
Emotional eating, come combatterlo. Dott.ssa Filomena Vitale Biologa Nutrizionista