Ernia iatale e alimentazione corretta
L’ernia iatale è caratterizzata dal passaggio di parte dello stomaco dall’addome al torace, attraverso lo iato esofageo/diaframmatico (apertura o forame del muscolo diaframma). L’ernia dello iato altera la funzionalità del sistema con cui si apre e si chiude una valvola (sfintere gastroesofageo o cardias).
Lo sfintere gastroesofageo si apre per consentire il passaggio del bolo alimentare dall’esofago allo stomaco e poi si chiude in modo da inibire la risalita del contenuto gastrico a livello esofageo. Quando vi è l’erniazione, il sistema non si chiude più bene e il contenuto dello stomaco risale nell’esofago: compare rigurgito, reflusso acido, eruttazione e extrasistoli o tachicardia, soprattutto dopo i pasti.Il contenuto gastrico che è acido, refluendo dallo stomaco all’esofago inoltre va ad irritare la mucosa esofagea causando erosioni o ulcerazioni che portano a esofagite, caratterizzata da bruciori dietro allo sterno (retrosternali), alla gola e talvolta dolori toracici.
In qualche caso il reflusso dell’acido può causare anche tosse stizzosa e crisi simili a quelle asmatiche.Altri sintomi che possono suggerire la presenza di ernia iatale comprendono la disfagia, cioè la sensazione di una difficoltà nel passaggio del bolo alimentare attraverso la giunzione tra esofago e stomaco, sensazione di un nodo (corpo estraneo) in gola e una salivazione notevole e fastidiosa.
L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale per ridurre la sintomatologia: è necessario quindi individuare quali sono gli alimenti che la peggiorano.
Alimenti da evitare
- Cibi piccanti: alcuni spezie come il peperoncino e il pepe che irritano l’esofago; eliminarle dalla dieta può aiutare a prevenire i sintomi dolorosi e ridurre il rischio di ulcerazioni;
- Cibi grassi, in particolare quelli che contengono grassi saturi, possono causare reflusso e il peggioramento dei sintomi, a causa delle grandi quantità di acido necessarie per digerirli. Alcuni di essi sono: latte intero e formaggi stagionati,carne grassa, salumi e insaccati tranne prosciutto crudo e prosciutto cotto magri e bresaola, condimenti di origine animale, margarina;
- Cibi caldi: gli alimenti troppo caldi, oltre che a peggiorare le eventuali lesioni, possono intensificare i sintomi del reflusso acido;
- Menta e Cioccolato: contengono sostanze chimiche che stimolano il rilascio di acidi nello stomaco e fanno rilassare il cardias, con conseguente reflusso acido e bruciore di stomaco;
- Alcol, caffè anche decaffeinato e thè anche deteinato: queste bevande irritano il rivestimento dello stomaco;
- Alimenti a base acida. Tutti gli agrumi: arance, pompelmi e limoni, succo d’arancia, succo di pompelmo; succo di mirtillo; ananas, ribes, melograno; aumentano il livello di acidità nello stomaco causando un’acutizzazione dei sintomi. Da eliminare anche tutti gli alimenti che contengono pomodoro e gli alimenti conditi con aceto, anch’esso acidificante;
- Cibi fritti;
- Le aliacee come aglio e cipolla sono difficilmente digeribili e in condizioni di reflusso e si “ripropongono” con molta facilità;
- Le bevande gassate (bibite e acqua gassata) perché oltre a smuovere l’acidità determinano accumulo di aria favorendo fenomeni di meteorismo;
- Pesci affumicati, sotto sale o sott’olio;
- Dolci, bevande zuccherate, gelati e caramelle alla menta, prodotti a base di cioccolato, specie al latte.
- Evitare di mangiare prima di coricarsi (attendere almeno qualche ora); evitare di distendersi poco dopo aver mangiato e favorire la digestione con qualche passo dopo il pasto; evitare di piegarsi in avanti dopo i pasti;
- Preferire pasti leggeri e ben frazionati ai pasti abbondanti; abolire il fumo;
- In caso di sovrappeso ridurlo al più presto e nei casi più gravi, alzare la testata del letto di 10-15 cm.
Alimenti permessi
- latte non intero, formaggi freschi non fermentati;
- pane e pasta; vitello, manzo, pollo, coniglio, tacchino magri;
- pesce fresco,prosciutto crudo e prosciutto cotto magri e bresaola;
- uova,verdure, frutta ad eccezione di quella acida;
- olio d’oliva o extravergine, acqua naturale;
- biscotti semplici e patate.
In conclusione il consiglio è di tenere un diario dove scrivere giornalmente gli alimenti mangiati e gli effetti che hanno avuto sulla vostra sintomatologia, essendo l’ernia iatale un disturbo che varia fortemente da soggetto a soggetto!
Ernia iatale e alimentazione corretta, Dott.ssa Nicoletta Maria Grazia Pugliese Biologa Nutrizionista