Il cavolfiore: caratteristiche e proprietà nutrizionali

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Il cavolfiore appartiene alla famiglia delle Brassicacee e il suo nome scientifico è:  Brassica oleracea botrytis.

Possiede diverse proprietà: 

  • protegge la pelle dai danni provocati dai raggi UV, dalle infiammazione e  dai tumori, grazie al sulforafano;
  • possiede proprietà antitumorale. L’antiossidante, sulforafano, un composto dello zolfo, uccide le cellule tumorali e rallenta lo sviluppo della patologia. Studi recenti, hanno dimostrato che l’associazione del cavolfiore con la curcumina (presente nella curcuma), risulta efficace nella prevenzione e nel trattamento del cancro alla prostata;
  • il sulforafano può essere la chiave per ridurre l’indice dei tumori al seno;
  • l’indolo e gli isotiocianati contenuti, inibiscono lo sviluppo del cancro alla vescica, al seno, al colon, al fegato, ai polmoni e allo stomaco.
  • grazie alla fibra, esplica un’azione purificatrice e favorisce la digestione. Inoltre la glucorafanina e il sulforafano, proteggono lo stomaco dalla formazione dell’Helicobacter Pylori;
  • rafforza il sistema immunitario grazie alla vitamina C;
  • contrasta i sintomi della colite (azione antinfiammatoria);
  • contrasta, grazie alla presenza degli antiossidanti (vitamina C, betacarotene, campferolo, quercetina, rutina e acido cinnamico…), l’azione dei radicali liberi;
  • riduce il rischio di insorgenza della degenerazione maculare grazie alla vitamina C, al beta-carotene e agli altri composti antiossidanti e, inoltre grazie al sulforafano, protegge la retina dallo stress ossidativo e previene la cataratta;
  • grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie (soprattutto grazie all’indolo-3-carbinolo o I3c), il suo consumo apporta benefici al cuore e al sistema cardiovascolare. Per esempio una delle cause dell’arteriosclerosi è l’infiammazione cronica dei vasi sanguigni. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, il cavolfiore diminuisce quest’infiammazione, ripristinando cosi la giusta funzionalità dei vasi. Inoltre il sulforafano e il potassio, contribuiscono alla riduzione della pressione arteriosa;
  • grazie al folato, una sostanza in grado di favorire il corretto sviluppo del sistema neurale del bambino, è utile assumerlo in gravidanza;
  • grazie al limitato contenuto calorico (100 g forniscono solo 25 kcal) e all’elevato potere saziante, è perfetto per raggiungere o mantenere il peso corporeo ideale;
  • grazie al suo ridotto tenore glucidico e la sua ricchezza in fibra, è adatto anche per i pazienti diabetici;
  • grazie agli isotiocianati e agli indoli (favoriscono l’attività di alcuni enzimi epatici deputati alla detossicazione), aiuta il fegato e tutto l’organismo a depurarsi.
  • grazie alle discrete quantità di ferro vegetale (0,8 mg per 100 g di ortaggio) e al buon contenuto di vitamina C ( migliora l’assorbimento intestinale del ferro), contrasta l’anemia;
  • grazie al buon contenuto di fibra contrasta la stitichezza;
  • grazie al calcio, al fosforo e al magnesio (elementi strutturali dell’osso), apporta benefici alle ossa e ai denti;
  • grazie alla fibra, mantiene bassi i livelli di colesterolo nel sangue.
L’ odore che si sviluppa durante la cottura, dipende dai tiocianati, agenti “anticancro” e“anti-iodio”e dalle tiouree, molecole cancerogene (inducono tumori epatici in animali da esperimento) e anti-iodio.  Queste due molecole, si legano allo iodio presente nell’organismo, riducendone la sua biodisponibilità e vengono definite “gozzigene”, ossia promuovono la formazione del gozzo tiroideo. Fortunatamente la concentrazione e l’efficacia dei tiocianati, diminuisce con la cottura, la quale però, non riesce a inattivare le tiouree. Naturalmente questo non vuol dire che mangiare cavolfiore provochi problemi di tiroide, poichè, le quantità di tiocianati e tiouree ingerite con una porzione sono più che tollerabili per il nostro organismo, semplicemente ci sono dei casi in cui è consigliabile non esagerare!

Limitare il consumo in caso di:

  • terapia con anticoagulanti orali
  • ipeuricemia (il cavolfiore contiene molte purine, precursori dell’acido urico)
  • ipotiroidismo

Proprietà nutrizionali del cavolfiore

100 g di Cavolfiore apportano:

Nutrienti principali
Acqua 92,07 g
Calorie 25 kcal
Proteine 1,92 g
Grassi 0,28 g
Ceneri 0,76 g
Carboidrati 4,97 g
Fibre 2 g
Carboidrati
Zuccheri 1,91 g
Glucosio 0,94 g
Fruttosio 0,97 g
Minerali
Calcio 22 mg
Ferro 0,42 mg
Magnesio 15 mg
Fosforo 44 mg
Potassio 299 mg
Sodio 30 mg
Zinco 0,27 mg
Rame 0,039 mg
Manganese 0,155 mg
Selenio 0,6 µg
Fluoro 1 µg
Vitamine
Vitamina C (acido ascorbico) 48,2 mg 80,3 % RDA
Tiamina (vitamina B1) 0,05 mg 3,6 % RDA
Riboflavina (vitamina B2) 0,06 mg 3,8 % RDA
Niacina (vitamina B3 o PP) 0,507 mg 2,8 % RDA
Acido Pantotenico (vitamina B5) 0,667 mg 11,1 % RDA
Piridossina (vitamina B6) 0,184 mg 9,2 % RDA
Folati 57 µg
Folati alimentari 57 µg
Folati (DFE) 57 µg 28,5 % RDA
Colina 44,3 mg
Luteina + zeaxantina 1 µg
Vitamina E 0,08 mg 0,8 % RDA
Gamma-tocoferolo 0,2 mg
Vitamina K 15,5 µg 22,1 % RDA
Lipidi
Grassi saturi 0,064 g
C10:0 – Acido caprinico 0,009 g
C15:0 – Acido pentadecanoico 0,001 g
C16:0 – Acido palmitico 0,046 g
C17:0 – Acido margarico 0,001 g
C18:0 – Acido stearico 0,004 g
C20:0 – Acido arachico 0,002 g
C22:0 – Acido beenico 0,001 g
C24:0 – Acido lignocerico 0,001 g
Grassi monoinsaturi 0,017 g
C14:1 – Acido miristoleico 0,001 g
C16:1 – Acido palmitoleico 0,002 g
C16:1 cis 0,002 g
C18:1 – Acido oleico 0,014 g
C18:1 cis 0,014 g
C24:1 cis – Acido nervonico 0,001 g
Grassi polinsaturi 0,015 g
C18:2 – Acido linoleico 0,008 g
C18:2 omega 6 cis, cis 0,006 g
C18:2 – Acido linoleico coniugato (CLA) 0,002 g
C18:3 – Acido linolenico 0,007 g
C18:3 omega 3 – Acido alfa-linolenico 0,007 g
Fitosteroli
Fitosteroli 18 mg
Aminoacidi
Triptofano 0,02 g
Treonina 0,076 g
Isoleucina 0,071 g
Leucina 0,106 g
Lisina 0,217 g
Metionina 0,02 g
Cistina 0,02 g
Fenilalanina 0,065 g
Tirosina 0,051 g
Valina 0,125 g
Arginina 0,086 g
Istidina 0,056 g
Alanina 0,116 g
Acido aspartico 0,177 g
Acido glutammico 0,257 g
Glicina 0,071 g
Prolina 0,071 g
Serina 0,086 g

Fonti:U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. 2011.
USDA National Nutrient Database for Standard Reference, Release 24 (http://ndb.nal.usda.gov/)

Non consumare il cavolfiore, in caso di allergia specifica verso l’ortaggio!!!

 

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