Peperoncino, tanti benefici e caratteristiche nutrizionali
Il peperoncino ha origine nel sud America e sembra essere coltivato da ben più di 7000 anni.
Giunto in Europa ad opera degli Spagnoli, a cavallo tra il XV e XVI secolo, si è subito affermato come un validissima spezia per sostituire il pepe. Oggi viene consumato in ogni modo ed è proprio il caso di dirlo in ogni salsa: la paprika ungherese è una polvere ottenuta dal peperoncino; il curry è una mix di molte spezie tra cui il peperoncino; il tabasco è una salsa molto forte della Louisiana a base di aceto, sale e peperoncino rosso; il chutney è una miscela indiana a base di peperoncino, cocco, sale, succo di limone e coriandolo; il chili messicano viene utilizzato in più di venti miscelature diverse.
Proprietà e le caratteristiche nutrizionali
I benefici dei peperoncini sono numerosi. Innanzitutto contenendo poche calorie (circa 30 ogni 100 gr) ed essendo costituito prevalentemente da acqua, non costituisce alcun pericolo per la linea. Inoltre è ricco di molti nutrienti, tra cui molti carotenoidi e la capsaicina, che permettono un’ottima conservazione del cibo anche ad alte temperature. In particolare la capsaicina, uno dei composti vegetali attualmente più studiati del peperoncino rosso, è responsabile del sapore piccante della spezia e di molti effetti benefici sulla salute.
Oltre ad avere proprietà digestive ed antiossidanti, è ricco di vitamina C, presente in quantità superiore rispetto agli agrumi. Altre vitamine e sali minerali presenti nel peperoncino sono: vitamina A, E, PP, potassio, calcio e fosforo. Diversi studi scientifici confermano che la vitamina C e la vitamina E, presenti nel peperoncino, potenziano le difese contro il cancro. È grazie alla vitamina E che il peperoncino si è guadagnato il titolo di potente afrodisiaco: la vitamina E è la cosiddetta vitamina della fecondità e della potenza sessuale.
Quali sono le proprietà?
VASODILATATORIO
A livello terapeutico, la sua prima funzione è dovuta alla presenza di un alcaloide, la capsaicina, che conferisce, oltre all’aroma bruciante, la facilità di digestione. Il peperoncino migliora la circolazione, è un ottimo cardioprotettivo, ha proprietà di vasodilatatore ed anticolesterolo. Consente ai capillari di rimanere elastici e migliora l’ossigenazione del sangue. Le sostanze in esso racchiuse aiutano infatti ad abbassare la pressione alta, a ridurre il colesterolo, a fluidificare il sangue e a prevenire così la comparsa di diverse patologie a carico del cuore.
ANTIDOLORIFICHE
La prima sensazione che si prova quando si mangia del peperoncino piccante è quella di immediato bruciore e dolore; tuttavia, consumando più volte questo alimento, ci si rende conto di come quella prima percezione svanisca poi nel tempo. La spiegazione di questo fenomeno risiede nel ruolo rivestito dalla capsaicina. Se inizialmente la capsaicina sollecita infatti i recettori nervosi sensibili al dolore (detti vanilloidi), essa induce allo stesso tempo le cellule nervose a liberare la cosiddetta sostanza P, ovvero un composto responsabile delle sensazioni di dolore che però, una volta esaurito, comporta anche la cessazione dei segnali trasmessi al cervello. In altre parole, una volta conclusa l’immediata sensazione di bruciore, il peperoncino si dimostra un valido rimedio con cui affrontare il dolore.
CONTROINDICAZIONI
A fronte delle numerose proprietà salutari, il consumo e comunque l’uso eccessivo del peperoncino può essere irritante per la mucosa gastrica. Il mio consiglio è di non consumarlo in quantità elevate nel caso in cui si soffra di ulcere, acidità di stomaco e gastroenteriti. Se assunto infatti in dosi eccessive il peperoncino potrebbe causare stati infiammatori a livello dell’apparato urinario e digerente.
ED IN GRAVIDANZA..?
Il peperoncino può essere mangiato invece in tutta sicurezza dalle donne in gravidanza; sarebbe meglio evitarlo tuttavia durante l’allattamento al seno in quanto la capsaicina potrebbe modificare il sapore del latte materno.
Peperoncino, tanti benefici e caratteristiche nutrizionali