L’ insufficienza renale cronica è una sindrome caratterizzata da un malfunzionamento renale a causa di una perdita graduale ed irreversibile dei nefroni. Essa richiede una diagnosi precoce e un trattamento mirato per prevenire o ritardare sia una condizione di insufficienza renale acuta o cronica, sia la comparsa di complicanze cardiovascolari a cui spesso è associata. La diagnosi avviene attraverso lo studio dei valori ematici di creatinina, la quale serve anche per tenere il decorso della malattia sotto controllo.
Le cause spesso sono: l’ipertensione e il diabete, non adeguatamente controllati, l’ipertrofia prostatica, i calcoli renali o i tumori, in quanto riducono il normale deflusso di urina, aumentano la pressione all’interno dei reni e ne limitano la funzionalità; ma anche infiammazioni o abuso di farmaci, alcool e droghe.
Circa l’alimentazione nel paziente nefropatico, la cosa fondamentale è 1. la riduzione della quota proteica e 2. del mantenimento dell’equilibrio acido-base.
- Le proteine animali dovrebbero essere ridotte al minimo, mentre quelle vegetali, con cautela, possono essere consumate; mentre alimenti come pasta, pane, riso etc è opportuno preferire quelli aproteici acquistabili in farmacia o nei supermercati specializzati;
- L’equilibrio acido-base riguarda i Sali. L’introito salino deve essere super controllato per garantire un miglior controllo pressorio, per cui il SALE DA CUCINA bisogna ridurlo se non eliminarlo, nonché evitare uso di dadi, insaccati e alimenti conservati. Per ridurre il quantitativo di Fosforo bisogna ridurre dalla dieta: frutta secca, salumi, gamberi, frattaglie, uova, cioccolato, legumi secchi.
Per l’assunzione della frutta e della verdura, meglio seguire le indicazioni dello specialista che ti sta seguendo.