La stagionalità delle colture

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La stagionalità delle colture

Ogni alimento, soprattutto quelli ortofrutticoli, ha una propria stagionalità.

Potremmo definire la stagionalità come il periodo di vita dell’ortaggio, o del frutto: il momento in cui è per noi più buono da mangiare; è il momento in cui il frutto, o la verdura, cresce e viene raccolto dalla terra, in cui i suoi principi nutritivi sono al massimo, in cui il sapore è qualitativamente migliore. Ogni frutta, ogni verdura cresce solo in determinati periodi e mesi – addirittura settimane. La natura ed il corpo umano viaggiano di pari passo, e quando l’uomo smette di seguire i cicli stagionali ne perde prima tutto in benessere.

La natura e il corpo umano

Il nostro stesso corpo richiede di periodo in periodo i diversi nutrienti: in estate ha bisogno di acqua e di sali minerali abbondanti nella frutta estiva, mentre in inverno richiede molti più grassi, per conservare la temperatura nonostante il freddo.

Noi esseri umani siamo quello che mangiamo e dunque dobbiamo cercare di avere rispetto e cura nella scelta dei cibi, iniziando proprio con la consapevolezza che seguire i ritmi naturali del cibo e della terra significa rispettare le esigenze nutrizionali del nostro organismo, esponendoci a un livello di salute più alto ma anche ad un benessere psicofisico totale.

Il nostro paese e la stagionalità

L’Italia come sappiamo è un paese davvero particolare, lungo e stretto. Non c’è un angolo che sia uguale all’altro, una regione che abbia lo stesso clima dell’altra dunque non esiste cucina al mondo ricca di tanti piatti diversi come quella italiana, proprio per merito del clima e della forma del nostro paese.

Come muoversi allora tra la stagionalità e le variazioni territoriali?

La cosa migliore sarebbe sempre andare a fare la spesa dai contadini, o comunque al mercato, sempre chiedendo e informandosi sia su quali sono i prodotti del periodo sia com’è andata l’annata.
In alternativa, cercare al supermercato i prodotti della propria regione, facendo attenzione alle temperature e informandosi sui cicli della terra, rispettando il cibo di cui ci nutriamo. Patrimonio culturale del nostro paese che non possiamo abbandonare.

Quanta ne devo mangiare?

Secondo l‘Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è fondamentale mangiare ogni giorno almeno 5 porzioni tra frutta e verdura. Se riesci anche a variare nei colori e nelle tipologie ancora meglio, perché ogni ortaggio e ogni frutto ha delle proprietà nutrizionali differenti e la varietà ti assicura il mix completo delle sostanze nutritive che occorrono al tuo corpo per stare bene.

Come conservarla?

Nel frigorifero, nell’apposito cassetto, per preservarne le caratteristiche nutrizionali. Frutta e verdura sono una fonte importante di vitamine (vitamina A, vitamina C, acido folico) e minerali essenziali per l’organismo (ad esempio il potassio); sono ricche di antiossidanti; sono poco caloriche e povere in grassi e sono inoltre una fonte importante di fibre.

La stagionalità delle colture. Dott.ssa Federica Napoli Biologa Nutrizionista

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