Latte vegetale e le sue proprietà
La parola latte evoca subito la bevanda di origine animale che è entrata nella nostra cultura alimentare molto tempo addietro, e si intende il latte vaccino. Ma al giorno d’oggi è d’obbligo specificare bene perché quando si parla di latte non sempre ci si riferisce a quello vaccino, potremmo riferirci anche a qualcosa di diverso, ovvero un latte vegetale. Del latte c’è solo il nome perché questi prodotti sono, in realtà delle bevande a base di acqua e legumi, cereali o semi.
Il latte vegetale più conosciuto è sicuramente quello di soia, conosciuto e usato da tempo anche per l’allattamento di bambini intolleranti o allergici al lattosio o alle proteine del latte vaccino. In realtà c’è ne davvero per tutti i gusti perché questo prodotto si può ricavare anche dalle mandorle, dal riso, dall’avena, dal kamut, dall’orzo, dalle nocciole, dal cocco, e questi sono solo alcuni vegetali che si prestano. Molti legumi, cereali e semi oleosi possono essere utilizzati per ottenere queste bevande, che evocano per colore e consistenza il latte vaccino ma che sono molto diverse. Ultimo ritrovato negli scaffali dei supermercati il latte di castagna.
Sicuramente dal punto di vista organolettico ci sono delle differenze, ma anche dal punto di vista nutrizionale è necessario fare delle distinzioni. Vediamo come è composto il latte vaccino (intero): 87% di acqua, 3,3 % di proteine, 3,6% lipidi e 4,9 % di zuccheri, 64 Kcal per 100 gr di prodotto.
Come vi ho accennato prima, di latti vegetali c’è ne un’infinità, scelgo di presentarvi le caratteristiche di un latte di avena (non addizionato di zuccheri, salo e olio): 86% di acqua, 1,4 % di proteine, 0,8 di lipidi, 7,6% di carboidrati (di cui 5,6% di zuccheri), 48 Kcal per 100 gr di prodotto. Dal confronto si può notare come il prodotto di origine animale, destinato al vitello, sia molto più nutriente, poiché più ricco in grassi e proteine. Per altro, queste sono le due molecole maggiormente additate quando si parla di sovrappeso, soprattutto in età pediatrica. Ritengo giusto specificare che in caso di bambini piccoli che necessitino di un’alternativa al latte vaccino è bene valutare con lo specialista se scegliere un latte formulato ipoallergenico o una bevanda vegetale che rispecchi le esigenze del piccolo.
Dal mio punto di vista il latte vegetale è una scelta maggiormente ecocompatibile ed etica, e risulta essere anche una valida alternativa per chi deve ridurre le calorie e per chi ha problemi di intolleranza al lattosio o alle proteine del latte vaccino. Come sempre ci vuole molta attenzione nella scelta, consiglio di usare un prodotto biologico e non addizionato in zuccheri e/o sale. Spesso, purtroppo, alle bevande vegetali vengono aggiunti zuccheri, sale e/o oli per aumentare la sapidità del prodotto e per migliorarne il gusto e la consistenza. Quello che posso dire a tal proposito è che, se il prodotto è di qualità non ha bisogno di aggiunte. La preferenza poi dipende molto dai vostri gusti, ad esempio il latte di soia è meno dolce, mentre quelli di riso e mandorle lo sono molto di più.
A voi la scelta!
Latte vegetale e le sue proprietà. Dott.ssa Silvia Dagnolo