Le fibre alimentari fanno davvero così bene?
Le fibre alimentari sono un gruppo di sostanze non digeribili e non assorbibili. Infatti il nostro organismo non ha enzimi in grado di scinderle e quindi digerirle.
Dal punto di vista chimico sono carboidrati complessi che si trovano in alimenti di origine vegetale. Sono utilizzate dal microbiota intestinale, che risiede nel colon, tramite fermentazione: si parla di fermentazione colica per le fibre solubili.
Le fibre hanno due effetti principali:
- effetto lassativo
- regolazione di glicemica e colesterolemia.
Le fibre hanno importanti benefici per l’organismo e svolgono diverse funzioni:
- hanno attività prebiotica che migliora la composizione del microbiota intestinale,
- aumentano la viscosità della massa fecale,
- producono acidi grassi a corta catena (acetato, butirrato, propionato) che hanno effetto anti-infiammatorio,
- chelano il glucosio, migliorando la risposta glicemica,
- chelano il colesterolo ed i sali biliari migliora la colesterolemia,
- aumentano la massa fecale e la sua morbidezza,
- ripuliscono l’intestino aumentando la velocità di transito delle feci.
Il loro consumo quotidiano è correlato ad un minor rischio di:
- tumori al colon,
- malattie cardiovascolari,
- diabete.
I LARN raccomandano l’assunzione di 25/35g di fibra al giorno. Consumando 2 porzioni di frutta e verdura al giorno, otteniamo le quantità di cui ha bisogno l’Organismo.
Un eccesso di fibre non è raccomandato per diversi motivi:
- eccessiva fermentazione batterica (disbiosi fermentativa)
- chelano sostanze nutritive, ed in diete carenti di ferro e calcio i fitati ne riducono l’assorbimento
- aumentano l’infiammazione intestinale
- peggiorano il colon irritabile.
- aumentano il meteorismo
- causano diarrea o costipazione
Dunque è importante assumere le corrette quantità di fibre giornaliere poiché apportano diversi benefici. Al contrario un consumo in eccesso può causare diversi problemi intestinali.