Quanto sono cambiate le tue abitudini di acquisto di alimentari ai tempi del Coronavirus?
Oggi è fondamentale soffermarsi su questa riflessione.
E’ inutile negarlo, la pandemia che in questi mesi, ci vede protagonisti delle nostra quotidianità, sta avendo grosse ripercussioni sulla nostra vita di tutti i giorni. Il lavoro ne è fortemente condizionato e chi può, deve adattarsi ad uno smart working a cui in molti casi non era preparato, con bambini in casa da intrattenere e invogliare a studiare, anziani da assistere ecc..
Anche le nostre abitudini alimentari hanno subito notevoli cambiamenti: si mangia esclusivamente in casa, niente più “schifezze” da portare al lavoro, niente pasti alle mense aziendali con i colleghi, niente aperitivi e niente pizze del sabato sera: in un momento così difficile della nostra vita, preparare il cibo per la famiglia è un modo di condividere questi giorni sospesi e può aiutare ad occupare il tempo. Probabilmente, non soltanto la preparazione dei pasti è cambiata ma le stesse scelte alimentari.
Fino a qualche settimana fa i normali ritmi di vita spesso limitavano il tempo necessario alla cura dell’alimentazione nostra e dei nostri cari. Ora, invece, abbiamo l’opportunità di riservare più tempo alla preparazione dei pasti, dedicare tempo alla prima colazione e, se in casa abitano più persone, farla tutti insieme per condividere questo importante pasto della giornata, aumentare il consumo di quegli alimenti importanti nella nostra dieta, come ribadiamo ad esempio vegetali e legumi che a volte, per motivi di tempo, non si preparano spesso.
Dedicarsi al semplice e costante gesto della scelta degli alimenti, di cosa mettere nel nostro carrello della spesa. Inoltre, avendo meno impegni e passando la maggior parte del tempo nella nostra abitazione, è possibile consumare la gran parte dei nutrienti nella prima parte della giornata, abitudine che può aiutare a ingrassare meno e a dormire meglio. Potendo infatti pranzare a casa, è possibile fare scelte più in linea con le raccomandazioni nutrizionali nazionali e internazionali, evitando di mangiare di corsa, magari un panino o saltando direttamente i pasti.
Le scelte di oggi raccontano di un’ Italia, padrona di alimenti semplici alla base della dieta mediterranea, quelli essenziali per le preparazioni domestiche della tradizione, il calo di interesse per le bevande maggiormente legate al tempo libero o alla socialità (bibite, aperitivi, birra, vini tipici) o per i prodotti industriali (succhi di frutta, pasticceria industriale, merendine, creme spalmabili).
Abbiamo dato, quindi come dovrebbe sempre essere, lo spazio che merita alla sana alimentazione, alla nutrizione più consapevole, infatti che, comprende una grande varietà di frutta, verdura, cereali integrali, quantità adeguate di proteine e acidi grassi essenziali fornisce tutti i nutrienti necessari per una buona salute. Quello che oggi è il nostro modo di soffermarci al benessere alimentare deve essere domani il consolidamento di questo percorso di cambiamento.
Il processo di cambiamento delle abitudini alimentari o di stile di vita che siano, è un processo che si consolida durante tutta la nostra vita: più il cambiamento che poniamo è drastico, improvviso e rapido, più sarà difficile l’adattamento a tali differenze, che risulteranno faticose, forzate, insostenibili nel lungo periodo; questo inevitabilmente porterà a farci mancare le vecchie, meno salutari ma ben conosciute e confortevoli abitudini. E ciò accade solo perché non siamo ancora arrivati ad impostare e consolidare serenamente una nuova routine, un nuovo set di comportamenti più salutari ma altrettanto confortevoli dei precedenti, che non richiedano sforzo e siano, così, altrettanto automatici, soddisfacenti e sostenibili nel tempo. Per fare questo, ci vuole il tempo (e il modo) necessario.
Quello che oggi abbiamo messo in pratica, già dal semplice modo di “Dedicarsi” alla scelta del pasto, al tempo “dedicato” alla preparazione, è il percorso di novità acquisito da inseguire anche dopo. Il cambiamento, nell’alimentazione come nella vita, avviene passo dopo passo. Quello che dico sempre è la direzione che conta, non la velocità.
Il mio invito quindi, è quello di fare di questo momento di evoluzione personale, di cambiamento interpersonale anche dal punto di vista alimentare e di nuove consapevolezze, uno strumento di continuità da portare sempre con noi nel lungo viaggio per la longevità.
L’importanza di cambiare già adesso le nostre abitudini alimentari. Dott.ssa Francesca Finelli- Biologa Nutrizionista