In una società in cui tutto corre, anche il momento del pasto è spesso relegato a pochi minuti magari seduti dietro ad una scrivania continuando a compilare, scrivere, stampare…senza nemmeno renderci conto di quanto e cosa mangiamo e soprattutto accumulando tossine da stress e rischiando anche di far aumentare il nostro peso corporeo!
Al pasto invece bisognerebbe dedicare un momento esclusivo e tranquillo, imparando ad ascoltare i segnali che cibo e corpo ci inviano: solo così potremo effettivamente sentirci sazi, appagati e soddisfatti.
Mai sentito parlare di “Mindful Eating”?
Non è una questione di peso. Il nostro rapporto col cibo non dipende solo dal nostro peso corporeo: si può anche avere un perfetto peso forma, ma abbuffarsi di cibi di scarsa qualità, avvertire un bisogno compulsivo di cibo, mangiare senza rendersi conto di ciò che si ingerisce, sentendosi goffi, gonfi e in colpa al termine di un pasto.
La scarsa qualità del momento del pasto e la totale mancanza di consapevolezza rispetto a quello che si ingerisce è spesso uno dei motivi per cui, pur essendo a dieta, non riusciamo a perdere peso o a sentirci bene con noi stessi: mangiare male, di fretta e senza pensarci non solo favorisce il gonfiore e le fermentazioni intestinali, ma impedisce di avvertire il senso di sazietà, non apporta senso di soddisfazione fino a portare alla ricerca di cibi notoriamente goduriosi come dolciumi e snack industriali, entrando in un circolo vizioso che incrina sempre più il rapporto col cibo e col corpo.
La soluzione?
Mangiare “Mindfulness” ovvero mangiare riappropriandosi del cibo come nutrimento per il corpo e per i sensi!
Per prima cosa: consapevolezza. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Counseling Psychology, effettuato su oltre 2.500 individui di entrambi i sessi, la consapevolezza alimentare è strettamente correlata con l’autostima e con una positiva valutazione del proprio aspetto e del proprio corpo, oltre che con l’allontanamento dall’individuo del pensiero ossessivo del cibo, dalla dipendenza da esso e dal rischio di insorgenza dei più comuni disturbi alimentari come anoressia e bulimia.
Diventa quindi fondamentale godersi il momento del pasto, concentrarsi sull’atto del mangiare, prendere consapevolezza di quello che si sta facendo in quel preciso istante.
Guarda il tuo cibo. Quand’è stata l’ultima volta che hai realmente guardato il tuo cibo? E’ abitudine comune infatti quella di guardare la TV mentre si mangia, o rimuginare nervosamente sui vari problemi di lavoro, o addirittura tirare fuori il panino dalla borsetta e mangiarlo continuando a scrivere al pc. Invece, secondo la filosofia del Mindful Eating bisognerebbe prendersi qualche secondo per guardare il cibo, scoprirne i dettagli, cogliere l’aspetto più o meno invitante, la forma, il colore. Diventa fondamentale inoltre creare un ambiente piacevole: se possibile, anche quando si è soli, sarebbe opportuno apparecchiare la tavola, anche con una semplice tovaglietta colorata, un bel bicchiere di vetro e tanta luce! Mangiare in un ambiente triste, trascurato e buio favorirebbe, infatti, una digestione lenta, scarso appagamento e voglia immediata di cibo compensatorio.
Questione di naso! Quando si mangia occorre dare spazio a tutti i nostri organi di senso tra cui anche il naso. L’olfatto è infatti in grado di innescare una serie di meccanismi biochimici strettamente correlati col senso di sazietà e appagamento. L’odore del cibo è in grado di anticipare il segnale di “stop”: tanto più percepiamo l’aroma di un alimento, tanto prima ci saziamo. Inoltre i profumi evocano ricordi, emozioni e sensazioni in grado di rendere il pasto decisamente più piacevole e soddisfacente.
Mastica con attenzione. Spesso si tende a buttar giù il cibo di fretta, quasi per intero con conseguenti problemi digestivi e accumulo di aria nell’intestino. Ma mangiare voracemente è associato anche ad aumento di peso, questo perché il nostro ipotalamo ha bisogno di almeno 20 minuti per attivare il meccanismo biochimico e ormonale della sazietà, ma spesso nello stesso lasso di tempo si rischia di ingurgitare una mole di alimenti eccessiva! Al contrario masticare lentamente ci dà il tempo necessario per innescare il meccanismo della sazietà, facilita la digestione (i primi enzimi digestivi li troviamo proprio nella bocca) e ci permette di godere appieno di tutte le caratteristiche organolettiche del cibo: consistenza, sapore, croccantezza, morbidezza, facendoci sentire decisamente più soddisfatti.
Allora, diamo la giusta importanza a quello che mangiamo, lasciamoci sorprendere dall’aspetto del cibo, dal suo sapore, dal suo profumo. Riappropriamoci del momento del pasto: che sia un panino o un pranzo completo, dedichiamogli tempo e attenzione. Farà bene alla nostra salute, alla nostra mente e al nostro peso forma!