Nichel ed alimentazione, esiste una correlazione

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Il nichel è un oligoelemento onnipresente, si trova nel suolo, nell’acqua, nell’aria e nella biosfera. Principalmente utilizzato per la produzione di acciaio inossidabile, è la causa più comune di allergia ai metalli. L’allergia al nichel è un problema di pelle cronico e ricorrente; le femmine sono colpite più comunemente dei maschi, e può svilupparsi a qualsiasi età. Una volta sviluppato, tende a persistere per tutta la vita.

Esiste una relazione tra nichel ed alimenti?

Si! Perché è presente nella maggior parte degli alimenti, ed il cibo è considerato una delle principali fonti di esposizione a questo metallo. Il tenore di nichel negli alimenti può variare considerevolmente da luogo a luogo a causa della differenza di contenuto dell’oligoelemento nel terreno, anche ne se alcuni alimenti sono ad alto contenuto a prescindere.
È interessante notare che anche le stagioni possono influenzare la concentrazione di nichel nei tessuti vegetali; è stato osservato che la concentrazione di nichel aumenta in primavera e in autunno e cade durante la metà dell’estate.

Intolleranza al nichel

I sintomi che si manifestano in caso di intolleranza al nichel sono:

  • Disturbi intestinali (gonfiori addominali, disbiosi, colon irritabile, meteorismo)
  • Dermatiti atipiche e pruriti da contatto
  • Afte o infiammazioni alla bocca e alle gengive
  • Nausea, stanchezza e malessere diffuso
  • Indicatori di sofferenza a carico del fegato e dei reni
  • Mal di testa
  • Depressione o ansia, disturbi dell’umore in generale
  • Aumento di peso
  • Gastriti e reflusso gastroesofageo
  • Patologie infiammatorie legate alla disbiosi intestinale

Allergia al nichel

Il grado e il tipo di allergia al nichel è vario:

• Alcune persone sviluppano dermatiti anche da un breve contatto con oggetti contenenti nichel, mentre altre sviluppano allergia solo dopo molti anni di contatto con il nichel.
• Alcune persone sviluppano eczema delle mani, spesso molti anni dopo la sensibilizzazione primaria. Può essere dovuto al contatto cronico con detersivo contenente nichel, articoli nichelati, monete contenenti nichel, ecc.
L’orticaria cronica, una risposta di ipersensibilità di tipo 1, è stata attribuita al nickel alimentare; ma questo è estremamente raro.
• Alcuni pazienti sviluppano un tipo di eczema vescicolare a seguito dell’ingestione di nichel nella dieta.

Per una diagnosi certa, come avviene per il lattosio, vi sono appositi test che possono fornire indicazioni utili anche su quale dieta è più opportuno seguire. Ad esempio il PATCH TEST può stabilire se una sostanza specifica provoca infiammazione allergica della cute. Dopo aver accertato l’effettiva intolleranza al Nichel, è necessario evitare il contatto con oggetti che contengano questo elemento, anche per quanto riguarda i cosmetici o i vari prodotti per l’igiene e la cura del corpo basterà scegliere quelli segnalati come Nichel Free.

Se hai una forte intolleranza o allergia al nichel, dovresti evitare in generale gli alimenti contenuti in scatolette di alluminio e lattine e preferire le confezioni in vetro. Attenzione anche alle pentole in alluminio e alle padelle in teflon. In genere si consiglia di sostituire il più possibile le pentole e le teglie con alternative in vetro pirex. Infatti con il calore della cottura, il nichel presente in pentole e padelle passa nei cibi. Per questo motivo, ti consiglio di usare pentole in ceramica e vetroceramica; non cuocere il cibo nell’alluminio; ed aggiungere il sale all’acqua in ebollizione che favorisce la liberazione di nichel dalla pentola.

Se l’allergia al nichel non è soltanto alimentare, ma anche da contatto, fai attenzione soprattutto ai gioielli, oltre che ai gancetti, ai bottoni e alle cerniere di abiti, scarpe e accessori.

Alimenti ricchi in nickel

  • Cacao e cioccolato
  • Semi di soia
  • Farina d’avena, farina di mais, farina integrale
  • Noci, mandorle
  • Legumi freschi e secchi
  • Rabarbaro, cipolle, spinaci, asparagi, pomodori
  • Margarina
  • Pere
  • Lievito in polvere
  • Liquirizia
  • Cibo in scatola
  • Bevande contenenti nickel (controllare l’etichetta)
  • Integratori contenenti nickel (controllare l’etichetta)
  • Pesci quali tonno, aringhe, salmone, sgombro
  • Crostacei

Alimenti consentiti con moderazione

  • Cavolfiore, cavolo, lattuga, carote
  • Riso raffinato, farina bianca
  • Marmellata
  • Vino, birra
  • Caffè
  • Frutta fresca (escluse le pere)
  • Alimenti aciduli in genere perché possono portare alla dissociazione del nickel dagli utensili e possono aumentare il contenuto di nickel del cibo.

Alimenti consentiti e consigliati

  • Carne e pollame scelte nelle parti più magre e private del grasso visibile.
  • Uova
  • Pesci freschi o surgelati ad eccezione di quelli precedentemente citati.
  • Formaggi freschi e stagionati
  • Latte e i suoi derivati (ricotta, yogurt).
  • Verdura. Ad esclusione di quella precedentemente citata
  • Cereali. Ad esclusione di quelli precedentemente citati. Anche le patate sono consentite e rappresentano valida alternativa al primo piatto
  • Olio extravergine di oliva a crudo nella giusta quantità per condire gli alimenti.
  • Acqua, almeno 2 Litri di liquidi al giorno (preferibilmente acqua oligominerale naturale)

È forse impossibile seguire una dieta che escluda del tutto il nichel. Può capitare di essere sensibili a certi alimenti, ma di tollerarne bene altri, anche se contengono nichel. Per compiere le scelte migliori, soprattutto nei casi più gravi, è bene rivolgersi ad uno specialista.

Esempi di alimenti nichel free

Partiamo dalla colazione:

  • Latte vaccino sia intero sia parzialmente scremato
  • Yogurt bianco
  • Biscotti secchi
  • Marmellate non industriali
  • Frutta (banane, mele, melone e agrumi)

Questa lista di alimenti per la colazione privi di nichel può essere valida anche per lo spuntino, al quale si possono aggiungere anche gallette di riso.

Esempi di pranzo o cena

  • Pasta (non di mais e non integrale)
  • Riso brillato
  • Cous Cous
  • Quinoa
  • Amaranto
  • Kamut
  • Tutti i tipi d’insalata tranne la lattuga
  • Patate sbucciate
  • Prosciutto crudo, bresaola e salame
  • Latticini
  • Olio extra vergine d’oliva
  • Orata e pesce non troppo grande
  • Finocchi
  • Carote
  • Bietole
  • Radicchio
  • Melanzane
  • Zucca
  • Zucchine
  • Peperoni
  • Spezie come rosmarino, salvia, timo, peperoncino, zenzero, paprika, menta e curcuma.
  • Carne bianca e rossa (pollo, vitello, manzo)
  • Uova
  • Barbabietole
  • Olive
  • Sottaceti
  • Burro in alternativa all’olio evo come condimento.

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