Semi di chia, tra tutti i semi forse sono quelli che ci appaiono più “esotici”, ma che vale davvero la pena di conoscere. I semi di chia provengono dal centro e sud America, dove sono utilizzati da millenni, ma sono arrivati sulle nostre tavole solo in tempi recenti. Si possono annoverare tra i cosiddetti alimenti funzionali o superfood, cibi con un alto contenuto di sostanze importanti per la salute: d’altronde, nella lingua degli aztechi, il termine “chia” vuol dire “forza”.
Ma quali sono le proprietà e i benefici apportati dalla chia.
Per cominciare, i semi di chia sono ricchi di fibre (ben 36 g, per 100 g di alimento) e quando sono immersi in un liquido tendono ad assorbirlo, fino a raggiungere anche 10 volte il loro peso iniziale. Queste fibre vegetali aiutano ad aumentare il senso di sazietà, e questo può indubbiamente aiutare chi sta seguendo una dieta dimagrante.
Mentre assorbono acqua, i semi diventano gelatinosi. Questa gelatina è composta proprio dalle fibre alimentari ed ha due caratteristiche fondamentali: ha un’azione lenitiva ed emoliente, che aiuta negli stati infiammatori dell’apparato digerente e coadiuva la digestione; ed è un buon cibo per i batteri della nostra flora intestinale e quindi aiuta a regolarizzare l’intestino.
Un’altra importante azione della gelatina che si forma dai semi di chia è quella di ridurre l’assorbimento di sostanze, presenti nei cibi, che non sono propriamente salutari: grassi e zuccheri semplici. Sono perciò funzionali per il controllo dei livelli di colesterolo e di zuccheri nel sangue, e nella gestione e prevenzione di patologie quali la sindrome metabolica, l’aumento della pressione sanguigna e il diabete.
Oltre alla fibra, la chia è anche ricca di alcune sostanze preziose, tra cui gli acidi grassi Omega3. Questi grassi buoni, presenti in alte quantità in alcuni tipi di pesci e di vegetali e nelle noci, costituiscono ben un quinto del seme e svolgono un’azione protettiva nei confronti di cuore e cervello.
Un’altro prezioso elemento presente nei semi di chia è il calcio. A parità di peso, contengono 5 volte più calcio rispetto al latte e ciò li rende perfetti in alimentazioni povere di questo minerale (come nei casi di intolleranza al lattosio, diminuzione di latticini e derivati, alimentazioni vegetali). Sono quindi importanti per la prevenzione dell’osteoporosi e per tutti quei processi che richiedono l’azione del calcio (non solo la salute di ossa e denti, ma anche la contrazione muscolare, il rilascio di ormoni e neurotrasmettitori, etc).
I semi di chia sono infine ricchi anche in vitamina C e altre sostanze antiossidanti, utili nel contrastare i segni dell’invecchiamento e che svolgono un’azione importante sugli stati infiammatori. Quando si parla di inserire i semi nella nostra dieta, le domande più frequenti riguardano le quantità e l’utilizzo: come li mangio? E quanti ne mangio?
Dosi
Per un adulto, la dose giornaliera di semi di chia è di circa 15-20 g; mentre per i bambini, solo dopo il primo anno di vita, si riduce a 5-10 g al giorno. Vanno evitati in tutti quei casi in cui vi sia una difficoltà dell’intestino nel tollerare le fibre e, ovviamente, in caso di sensibilità individuale. Inoltre, bisogna fare attenzione alla concomitante assunzione di farmaci: così come riducono l’assorbimento di grassi e zuccheri, lo stesso fanno con il medicinale, quindi è meglio non consumare semi di chia prima e dopo l’assunzione del farmaco.
Come?
Ricordiamoci che se li si mangia interi, la parte esterna proteggerà il seme, impedendo al nostro corpo di assorbire le sostanze racchiuse al suo interno.
Quindi, se ci interessa l’azione delle fibre, conviene mettere i semi di chia in ammollo in latte o yogurt, adatti per la prima colazione magari con aggiunta di cereali, o in acqua, per ottenere una bevanda saziante, o come addensante di un succo di frutta. Se invece ci interessano le proprietà nutrizionali degli elementi contenuti nei semi, allora è meglio macinarli ed utilizzarli per arrichire insalate o cereali.