Sindrome metabolica, un killer silenzionso

1.071

La sindrome metabolica o sindrome X, rappresenta una plurisindrome in quanto per diagnosticarla non è necessario un solo valore alterato ma diversi.

In particolare, i diabetologi, hanno esaminato i criteri diagnostici e indicato i seguenti requisiti:

  1. Circonferenza vita > 102 cm nell’uomo e > 88 cm nelle donne;
  2. Glicemia a digiuno oltre 110 mg/dl;
  3. Ipertensione arteriosa con valori oltre 130/85 mmHg;
  4. Ipertrigliceridemia con valori sopra i 150 mg/dl;
  5. Bassi valori di colesterolo HDL.

La sindrome metabolica è correlata a una elevata incidenza di patologia cardiovascolare che risulta dalla somma dei singoli fattori sopra citati, e pertanto è importante correggere i singoli fattori di rischio.

Quali sono questi fattori di rischio?

OBESITA’ CENTRALE O VISCERALE  si tratta di un’obesità definita “androide” o a “mela”, determinata da un accumulo di adipe nella regione addominale. Questo tipo di grasso ha caratteristiche metaboliche in quanto ha la capacità di produrre ormoni e ha una maggior quantità di acidi grassi liberi. Ciò va a determinare un loro utilizzo energetico da parte del fegato con conseguente aumento di glucosio nel sangue e un’eccessiva captazione di acidi grassi da parte del fegato con inizio di steatosi e aumento di sintesi del colesterolo LDL.

INTOLLERANZA AI GLUCIDI La glicemia è superiore a 110 mg/dl e ciò si accompagna a insulinoresistenza e quindi iperinsulinismo. Tale situazione è indicata anche prediabete e rappresenta un importante fattore cardiovascolare.

IPERTENSIONE ARTERIOSA  I valori superano una soglia di normalità e spesso tali pazienti sono già in cura con farmaci adeguati. La pressione alta rappresenta un fattore di stress per il sistema cardiovascolare e ciò va ad incidere sul benessere degli altri organi.

IPERTRIGLICERIDEMIA I livelli sono superiori a 150 mg/dl e ciò è dovuto essenzialmente a un’iperalimentazione, quindi obesità, quindi dismissione di acidi grassi dagli adipociti e ridotto utilizzo di glucosio.

A questi si uniscono altri fattori di rischio come: IPERURICEMIA e IPERCOLESTEROLEMIA.

Dimagrire è sicuramente la terapia migliore, cercando di raggiungere in maniera lenta e costante un BMI < o uguale a 25. Ma è importante prevenire tale sindrome e la miglior prevenzione è adottare uno stile di vita sano: mantenere un peso corporeo in normopeso, eseguire un’alimentazione equilibrata ed effettuare un’attività fisica costante preferibilmente di tipo aerobico.

 

Sindrome metabolica, un killer silenzionso. Dott.ssa Carolina Girolami Biologa Nutrizionista

Ricevi aggiornamenti in tempo reale direttamente sul tuo device, iscriviti subito.

Lascia una risposta
Decoration sticker
Decoration sticker
Decoration sticker
Decoration sticker
Decoration sticker
Decoration sticker
NutriViva

GRATIS
VISUALIZZA